Tappe di sviluppo

23 mesi

Il bambino a 23 mesi

Il tuo bambino ha quasi 2 anni: ancora poche settimane e raggiungerà un altro traguardo importante. In questa fase si manifestano i primi comportamenti oppositivi, che inevitabilmente portano i genitori a interrogarsi su dove abbiano sbagliato. Tutti i bambini tendono ad avere poca pazienza e a mettere alla prova gli adulti. Possono arrivare al pianto disperato nel giro di mezzo secondo, e tornare con la stessa velocità a uno stato di calma e tranquillità. Cerca di non fare in modo che il tuo umore dipenda dal suo. Il piccolo farà riferimento a te per modulare le sue emozioni e cercare di interpretare il mondo. Mostrandoti calma, rassicurante e disponibile, imparerà che, a prescindere da ciò che sente, tu sarai sempre accanto a lui.

È importante che ogni genitore possa avere un po’ di tempo per sé ogni giorno. Anche se non è facile, dedicare anche solo mezzora a un’attività piacevole può avere un effetto rigenerante. Fai una passeggiata, leggi un libro, chiacchiera con un’amica al telefono. Anche se non sarà facilissimo, ricorda che così come ti preoccupi del tuo bambino, devi anche prenderti cura di te stessa.

Crescita e sviluppo

Il tuo piccolo è alto circa la metà di quanto diventerà da grande. Le sue ossa sono in continua evoluzione, quindi fai in modo che la sua alimentazione sia ricca di tutte le sostanze necessarie allo sviluppo osseo. Non allarmarti se le gambe del tuo piccolo a 23 mesi non sono ancora perfettamente dritte. Nella maggior parte dei casi, le gambe si raddrizzano spontaneamente tra i 18 mesi e i 2 anni. Tuttavia soltanto verso i 7 anni assumeranno l’aspetto definitivo.

In questa fase, i tratti del volto del bambino potrebbero essere ancora infantili, con occhi, naso e bocca concentrati nella metà inferiore del viso. Questo aspetto lo renderà talmente tenero, che qualche volta sarà molto difficile ignorare le sue richieste. Se provi l’irresistibile desiderio di prenderlo in braccio e dargli tanti baci e coccole, cedi alla tentazione. Madre Natura ha progettato i bambini affinché esercitassero questo impatto sui genitori, anche se a volte il loro comportamento ti sconcerta.

Verifica che le scarpe siano ancora adatte al piede del tuo bambino. I sandali sono perfetti per verificare che la misura sia giusta, mentre con scarpe chiuse e stivali spesso è un’impresa. Quando acquisti scarpe nuove, evita quelle che hanno una suola eccessivamente rigida. Una certa flessibilità è infatti importante per assicurare che la scarpa segua la forma del piede.

Inserto per il tallone, chiusura regolabile, componenti naturali e traspirabilità sono tutti fattori importanti. Quando compri scarpe nuove al tuo bambino, scegli una misura che consenta di mantenere una distanza pari alla larghezza del tuo pollice tra l’estremità del ditone e la punta della scarpa. Anche se l’acquisto di scarpe che gli dureranno per un po’ ti fa risparmiare un po’ di denaro, ricorda che le scarpe troppo grandi possono fare inciampare il bambino.

Gioco e interazione

Se ne hai la possibilità, metti a disposizione del tuo bambino una serie di giocattoli realizzati in materiali diversi. La presenza di tanta plastica in tutta la casa non ha grande valore estetico. I giocattoli in legno e quelli realizzati con materiali naturali offrono al bambino un’esperienza tattile diversa e spesso sono progettati in maniera più semplice. Stimola il tuo bambino a usare con creatività gli oggetti di origine naturale mentre gioca. Baccelli, foglie, erba e persino piume possono introdurre una nuova dimensione nel gioco. Il bambino cercherà la tua approvazione mentre sceglie gli oggetti con cui giocare, quindi non dimenticare di incoraggiarlo durante le sue mini esplorazioni dell’ambiente naturale.

Cerca qualche gioco che implichi sia l’interazione che l’attività solitaria. Anche se è piccolo, il bambino imparerà a divertirsi da solo e mantenersi impegnato. Se hai altri figli, giocheranno sicuramente insieme. I figli unici cercheranno gli stimoli dai propri genitori e impareranno a cominciare a giocare in autonomia.

Cosa aspettarsi questo mese

Preparati a giochi sempre più incentrati sulla fantasia e a tante chiacchiere. Il tuo bambino riuscirà ad associare più parole, dando maggior senso a quello che dice. In qualche occasione, potrai conversare con lui, e condividere i pensieri su argomenti semplici. Sarà in grado di capire molto più di quello che pensi. A 23 mesi, il piccolo potrebbe sorprenderti con i suoi ricordi e il livello di dettaglio degli stessi.

Si tratta davvero dell’età della scoperta e dell’avventura, che contempla anche qualche pasticcio. Presta attenzione ai messaggi che gli dai, e cerca di non essere negativa.

Ovviamente in alcuni giorni ti sembrerà che fare il genitore è la cosa più facile al mondo, mentre in altri dubiterai seriamente di te stessa. Fare i genitori significa correre una maratona e non i 100 metri, quindi impegnati in ciò che conta e non complicarti la vita.

Il tuo bambino non mancherà di svegliarti ogni mattina, quindi per un po’ dovrai accantonare l’idea di dormire fino a tardi. Se dorme in un letto normale, verrà a cercarti e probabilmente si infilerà nel lettone per qualche coccola. Questo può essere il momento più dolce della giornata, accanto al tuo tenero bimbo, ancora caldo e mezzo addormentato. Se il tempo non stringe, approfitta di questi attimi. Chiedigli cosa gli piacerebbe fare durante il giorno, cosa ha sognato e cosa vuole per colazione.

Cibo e nutrimento

Dovrai ancora cercare di convincerlo a stare seduto mentre mangia, che sia sul seggiolone o sul rialzo della sedia accostata alla tavola. La sua capacità di rimanere seduto e fermo sarà ancora molto limitata, quindi evita di farlo sedere troppo presto, prima di servirgli il pasto. Se non ha fame, o si limita a sbocconcellare, poni fine al pranzo o alla cena. Cerca di non dare peso a ciò che mangia ad ogni singolo pasto, ma piuttosto considera quanto cibo ha assunto nell’arco di 1-2 giorni.

È normale per i bambini attraversare fasi in cui mangiano più o meno volentieri. Offrigli soltanto cibo sano e valuta se quello che mangia lo sostiene nella crescita e nello sviluppo. Leggi le etichette, sii consapevole di cosa contengono gli alimenti e privilegia gli alimenti poco raffinati e con imballaggio limitato ogni qualvolta possibile.

Se il tuo piccolo di 23 mesi non gradisce il latte, puoi comunque farglielo assumere attraverso modalità alternative. I prodotti a base di latte come yogurt, formaggio e gelato sono tutte ottime fonti di calcio e fosforo. Anche una spolverata di formaggio sulle verdure, una noce di burro nella pasta o un po’ di formaggio cremoso spalmato su un paio di cracker sono soluzioni ideali. Anche il pesce con lische commestibili e le verdure a foglia verde sono preziose fonti di calcio.

La salute del tuo bambino

Tieni separati gli asciugamani del bambino da quelli del resto della famiglia e assicurati che sappia riconoscere i propri. Mostragli il suo spazzolino e insegnagli a riconoscerlo dal colore. Fai in modo che cuscini e lenzuola del piccolo non siano usati da altri, e adotta accorgimenti pratici per limitare al minimo i contagi tra i componenti della famiglia.

Se tuo figlio è guarito dopo una malattia, cambiagli lo spazzolino e le lenzuola e lava i giocattoli con cui possa essere stato a contatto.

Se gli sono stati prescritti antibiotici, è importante che concluda il ciclo per evitare ricadute. Assicurati di avere il paracetamolo in casa; meglio evitare di cercare una farmacia di turno in piena notte.

Se il piccolo si sta abituando al vasino, mostragli come usare lo sciacquone e lavarsi le mani quando ha finito. Non è necessario usare detergenti per le mani o saponi antibatterici in casa, un normale sapone sarà sufficiente.

Suggerimenti utili

Gioca con il bambino ad abbinare e raggruppare oggetti simili.

Con l’età e la pratica, imparerà a riconoscere le somiglianze, conservando questa abilità per tutta la vita.

Parla, canta, recita le filastrocche e ridi con il tuo piccolo di 23 mesi ogni giorno.

Cerca di non prendere la vita troppo sul serio ed evita di complicartela. Al bambino non interessa l’ordine e la pulizia della casa, ma sicuramente noterà se sei felice e allegra.

Se il tuo piccolo frequenta il nido, impara a organizzarti.

Evita di dover fare tutto la mattina, preparando i vestiti la sera prima e acquistando una pentola a cottura lenta o qualsiasi altro elettrodomestico di nuova generazione che possa rivelarsi utile.

Presenta il bambino ogni volta che incontri qualcuno che conosci e non dimenticare che è sempre in ascolto.

I giorni delle chiacchierate ininterrotte sono finiti, e se il piccolo vuole intervenire, lascialo parlare.

Annota su un quaderno le cose buffe che dice il tuo bambino.

Negli anni a venire non potrai trattenere una risata mentre lo sfogli!

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