Il momento migliore per rimanere incinta
Il momento migliore per rimanere incinta
Qual è il momento migliore nel ciclo femminile per rimanere incinta?
Concepire un bambino è una questione di tempo. Far coincidere il rapporto sessuale con il momento dell’ovulazione (ovvero con l’espulsione dell’ovulo dall’ovaio) aumenta in maniera significativa le possibilità di una gravidanza.
La vita di un ovulo solitamente dura 12 - 24 ore, mentre lo sperma sopravvive nel corpo femminile fino a sette giorni, in funzione della qualità spermatica.
Il momento migliore per rimanere incinta consiste nelle prime ore dopo l’espulsione dell’ovulo (ovulazione), quindi, nell’ottica di ottimizzare le possibilità di una gravidanza, è consigliabile pianificare l’atto sessuale affinché l’ovulazione avvenga in presenza del maggior numero di spermatozoi vivi diretti verso le tube di Falloppio.
Se hai un rapporto sessuale il giorno prima dell’ovulazione, è altamente probabile che molti spermatozoi si troveranno già nelle tube di Falloppio, pronti per l’espulsione dell’ovulo.
Con le condizioni giuste, lo spermatozoo più veloce attraverserà la cervice raggiungendo l’utero in circa due minuti, un’impresa degna di Chad le Clos, considerando le sue dimensioni e la distanza da percorrere.
Tuttavia, poiché alcuni spermatozoi vivono a lungo, avere rapporti sessuali nei sei giorni precedenti l’ovulazione può condurre a una gravidanza.
Se stai programmando una gravidanza, ti serve conoscere a fondo il tuo ciclo e il tuo periodo fertile.
Cosa succede al mio corpo a livello biologico quando posso rimanere incinta?
Dalla pubertà fino alla menopausa, il corpo di una donna fertile compie un ciclo regolare (in media di 28 giorni) durante il quale si prepara alla gravidanza.
Se il concepimento non si verifica subito dopo l’ovulazione, l’ovulo non fecondato viene espulso dal corpo, e l’intero processo si ripete, con la cellula uovo successiva.
Dopo le mestruazioni, i livelli ormonali del corpo cominciano a salire. Giorno dopo giorno, le pareti uterine si ispessiscono con forte irrorazione sanguigna, preparandosi per l’impianto di un ovulo fecondato.
Anche la mucosa vaginale cambia aspetto, assottigliandosi e diventando filamentosa, gelatinosa e trasparente (come l’albume dell’uovo); subisce anche trasformazioni chimiche atte a favorire gli spermatozoi nel raggiungimento delle tube di Falloppio.
Di solito l’ovulazione si verifica nello stesso momento ogni mese, teoricamente a metà ciclo, pertanto, con un ciclo standard di 28 giorni, l’ovulazione dovrebbe (sempre in teoria) coincidere con il 14° giorno dopo la mestruazione.
Si stima che circa il 20% delle donne soffra di ovulazione dolorosa.
I livelli aumentati di progesterone determineranno un innalzamento della temperatura basale (a riposo) – dell’ordine di 0,2 - 1,6°C – subito dopo l’ovulazione, allo scopo di creare un ambiente maggiormente propizio all’impianto.
Il lieve aumento della temperatura si verifica dopo l’ovulazione. Numerosi esperti nel campo della fertilità ritengono improbabile il verificarsi della gravidanza dopo l’incremento di temperatura, spesso serve semplicemente a indicare approssimativamente il momento dell’ovulazione.
La temperatura basale non scenderà fino a quando i livelli di progesterone non si saranno abbassati, circa 10 giorni dopo, inducendo le mestruazioni.
L’aumento della temperatura corporea insieme alla trasformazione della mucosa cervicale sono indicatori importanti delle fasi del ciclo.
Qual è l’età migliore per rimanere incinta? Il picco di fertilità è uguale per uomini e donne?
La fertilità femminile dipende essenzialmente dagli ovuli. Per la maggior parte delle donne, il periodo riproduttivo è compreso tra i 20 e i 38 anni, dove la maggior fertilità caratterizza i primi sette anni.
Ma, nonostante una donna sia fisicamente in grado di portare avanti una gravidanza anche oltre i quarant’anni (persino i cinquanta), le possibilità che gli ovuli conducano a una gravidanza cominceranno a declinare verso i 35 anni.
Il periodo di maggior vitalità per ovuli e livelli di fertilità è compreso tra i 20 e i 27 anni. Tuttavia, fino ai 35, le donne presentano una fertilità elevata, mentre la qualità degli ovuli subisce un leggero calo. Dopo i 35 anni invece, si manifesta un netto declino nella qualità delle cellule uovo.
Il picco di fertilità maschile è normalmente compreso tra i 20 e i 25 anni. Anche gli uomini registrano un calo di fertilità con il passare degli anni, bensì non così netto come accade alle donne.
Quando un uomo facoltoso diventa padre a settant’anni e oltre, spesso si ritiene erroneamente che gli uomini rimangano fertili nonostante l’età, a dispetto dei risultati contrastanti della ricerca.
A partire dai trent’anni, i livelli ormonali maschili di testosterone (necessario per la maturazione degli spermatozoi) cominciano a scendere lentamente. Dopo i quaranta, il volume dei testicoli dell’uomo comincia a ridursi, e la qualità e la quantità dello sperma prodotto cominciano progressivamente a diminuire.