Tappe di sviluppo

29 mesi

Il bambino a 29 mesi

Magari hai già un altro bambino oppure stai pensando di iniziare a cercare una nuova gravidanza. Spesso tra fratelli e/o sorelle ci sono due anni di differenza, anche se questa decisione richiede un duro lavoro. Il tuo bambino sembrerà ancora più grande se lo metterai accanto al fratellino o alla sorellina appena nati. Molti genitori, soprattutto le mamme, temono di non riuscire ad amare il nuovo arrivato quanto il primo figlio. Sembra impossibile replicare tutto quell’amore e quell’intimità con un’altra piccola creatura. Ma la natura è semplicemente meravigliosa ed è incredibile la velocità con cui il nuovo arrivato si farà strada in famiglia e nel tuo cuore. Prova a non confrontare il modo in cui ti senti con il neonato e con eventuali figli più grandi. Concediti del tempo e porta pazienza.

Se non hai un passeggino doppio, potresti valutare di prenderne uno. Il tuo bambino più grande avrà ancora bisogno di sedersi ogni tanto mentre siete in giro e tenerlo in braccio mentre spingi il passeggino con il neonato sarà un’esperienza che non vorrai sicuramente replicare. Abituati a preparare la borsa del cambio con il minimo indispensabile. I genitori più esperti sanno che spesso bastano delle salviettine e dei pannolini di ricambio in caso di spostamenti brevi. Portarsi dietro una borsa pesante piena di vestiti inutili, teli e tutto l’armamentario non farà altro che appesantirti. Fatti furba, organizzati e risparmia energie, noterai la differenza!

Crescita e sviluppo

Anche se la crescita e lo sviluppo sono estremamente individuali e ogni bambino cresce in modo diverso, alcuni potrebbero avere dei problemi. Spesso i genitori sono i primi a sospettare un problema di crescita. Sono diversi i fattori che possono influire sull’età in cui i bambini raggiungono le diverse tappe di sviluppo e diventano competenti nelle varie abilità. Tra le cause rientrano prematurità, ritardo di crescita intrauterina, traumi alla nascita, malattie e altri fattori.

A quasi due anni e mezzo di età, il tuo bambino dovrebbe essere in grado di utilizzare i giocattoli secondo lo scopo previsto, come ad esempio coccolare una bambola o un orsacchiotto, fare costruzioni con i mattoncini, spingere una macchinina e così via. Se il tuo bambino fa cadere spesso i giocattoli, li sbatte tra di loro o magari li lancia ripetutamente, questi comportamenti possono essere dei campanelli d’allarme che dovrebbero spingerti a fissare un appuntamento per una visita. Anche l’incapacità di stabilire o mantenere un contatto visivo, il fatto di non essere in grado di dire almeno 50 parole o mettere insieme due o più parole possono essere motivo di preoccupazione. Se non riesci a capire quello che il tuo bambino ha da dirti e il suo linguaggio è ancora poco chiaro, una valutazione generale (o specifica) è sicuramente giustificata.

Gli altri segnali di allarme possono riguardare gravi ritardi motori. Se noti che il tuo bambino non riesce ancora a correre oppure ha ancora bisogno di reggersi quando sale una rampa di scale o, ancora, non riesce a lanciare una palla, anche questi aspetti meritano un controllo. Il tuo pediatra saprà indicarti uno specialista. Le liste di attesa possono essere molto lunghe, soprattutto con il servizio sanitario nazionale, per cui non rimandare e contatta subito il pediatra se sei preoccupata. Generalmente, prima si comincia qualsiasi forma di terapia per lo sviluppo del bambino, migliore sarà il risultato e minori saranno le complicazioni.

Gioco e interazione

Durante il gioco prova a stimolare tutti i sensi del tuo bambino. Incoraggialo a toccare, sentire, guardare e ascoltare le differenze nei giocattoli e negli oggetti con cui gioca. Stimolare lo sviluppo attraverso il gioco sarà più semplice se avrai a disposizione più cose con cui far interagire il tuo piccolo. Abbassati ogni volta che puoi in modo da essere al suo livello e lasciati coinvolgere nel gioco. Spingere i giocattoli per spostarli, tirare, allungare e aprire sono tutte azioni che aiuteranno il tuo bambino a capire come controllare i movimenti del corpo.

Parlagli, ma evita di trasformare ogni conversazione in un momento educativo. Le mamme, in particolare, tendono a insegnare mentre parlano, mentre i papà non ci fanno caso più di tanto. Questo significa che spesso i bambini pensano che giocare con il papà, o con altri maschi, sia più divertente. Questa situazione può diventare motivo di conflitto per molte coppie.

L’esplorazione è un aspetto importante nella giornata di un bambino. La sua naturale curiosità lo spingerà a scoprire cosa c’è dietro l’angolo, cosa si nasconde nella dispensa e cosa è in agguato negli spazi bui. Per i genitori, questo significa quasi sempre dover ripulire dopo l’ennesimo disastro. Cerca dei giocattoli che richiedano anche un po’ di movimento. Dopo essere rimasti seduti a disegnare e a fare puzzle, bisogna fare anche un po’ di attività fisica. A questa età, nel gioco bisogna trovare il giusto equilibrio tra attività e riposo, stimolazione e momenti di calma.

Cosa aspettarsi questo mese

Un po’ più di indipendenza, dato che il tuo piccolo scopre che il mondo è un posto a dir poco affascinante. Dopo qualche esitazione iniziale, il tuo bambino diventerà il nuovo migliore amico di chiunque. Osservalo mentre cerca di incantare le persone che lo circondano coinvolgendole nelle sue conversazioni. Capirai chi è più predisposto a entrare in sintonia con i bambini dalla volontà di interagire con tuo figlio. Il contatto visivo, il tono di voce e l’interesse saranno evidenti e darai in silenzio la tua approvazione.

Osserva anche il tuo atteggiamento di sorveglianza. Non fidarti troppo degli sconosciuti (e neanche delle persone che conosci). Il tuo compito principale è quello di garantire la sicurezza del tuo bambino, in modo che possa essere nelle condizioni migliori per crescere e realizzare appieno il proprio potenziale. Se hai la sensazione che una situazione non sia sicura, o che il tuo bambino sia in pericolo, fidati sempre del tuo istinto. Il nostro sesto senso è un concentrato di tutti gli altri sensi messi insieme e non dovrebbe essere mai ignorato.

Cibo e alimentazione

A questa età molti bambini si rifiutano di mangiare frutta e verdura. Possono riuscire ad accorgersi della presenza delle verdure anche se sono ben nascoste o se hanno molta fame. Questo rifiuto è una grande fonte di stress per i genitori, perché temono che il figlio non crescerà e si ammalerà. I problemi alimentari si risolvono quasi sempre con il tempo e con la pazienza. Prova a essere creativa quando cucini, prepari e servi il cibo del tuo bambino. Evita di ingaggiare battaglie col cibo. Se il tuo bambino mangia, non si riempie di “cibo spazzatura” e ha comunque la possibilità di nutrirsi, non c’è molto altro che tu possa fare. Evita di cadere nella trappola e di imboccare il bambino pur di fargli mangiare qualcosa. Non gli farai un favore, perché così non dovrà più impegnarsi per mangiare da solo o controllare quanto mangiare.

In termini di contenuti nutrizionali, le verdure surgelate offrono quasi gli stessi benefici di quelle fresche. La cottura distrugge molte vitamine, per cui se il tuo bambino preferisce fare uno spuntino con le verdure crude (e lavate) mentre stai cucinando, lascialo fare. Mettere delle ciotole al centro della tavola in modo che ognuno possa servirsi è una strategia molto efficace per convincere un bambino restio a mangiare. Osserva anche il tuo atteggiamento nei confronti del cibo. I genitori che hanno sofferto di disturbi alimentari (tuttora irrisolti) possono inavvertitamente “trasmetterli” ai loro figli. Alcuni segnali preoccupanti possono essere un’ossessione per la pulizia e il fatto di sparecchiare ancora prima che il bambino abbia avuto la possibilità di mangiare o controllare cosa e quanto ha mangiato. Il primo passo per cambiare un comportamento è prenderne atto. Se riconosci che il tuo rapporto con il cibo sta influenzando anche tuo figlio, chiedi l’aiuto del medico.

La salute del tuo bambino

Se il tuo bambino ha la febbre, non cercare a tutti i costi di farla scendere. Gli specialisti raccomandano di curare il bambino (e non la febbre). Se il tuo bambino è bello sveglio e vivace, se se ne va in giro e si idrata, prova a non preoccuparti. Al contrario, se si rifiuta di bere, è assonnato, fai fatica a svegliarlo, è sensibile alle luci, ha un’eruzione cutanea o sei comunque preoccupata, fallo visitare da un medico.

I neonati e i bambini non sono bravi a regolare la propria temperatura, che può quindi subire delle variazioni rispetto ai valori normali. Il paracetamolo, somministrato alle dosi corrette in base all’età e al peso del bambino, aiuterà a far scendere la febbre. Ma in ogni caso è importante capire perché la febbre è alta ed evitare di somministrare paracetamolo senza saperne il motivo. Le infezioni virali sono la principale causa di febbre nei bambini piccoli e, anche se gli antibiotici non sono efficaci, è comunque importante che i bambini che stanno poco bene vengano visitati da un medico.

Consigli utili

  • Non stressarti per il fatto che tuo figlio non voglia mangiare.

  • Nessun bambino è mai morto di fame, a condizione che avesse la possibilità di mangiare. Il tuo bambino mangerà quando avrà abbastanza fame. Portalo dal medico per far misurare peso, circonferenza cranica e lunghezza e inserire i valori sulle tabelle dei percentili (di crescita).

  • Controlla che le scarpe del tuo bambino vadano ancora bene e che non sia arrivato il momento di cambiare taglia.

  • I bambini non sono bravi a spiegare esattamente come e dove hanno fastidio. Se le scarpe stringono o comprimono le dita non sono l’ideale per consentire ai piedi di crescere e allungarsi come dovrebbero.

  • Bada a come parli quando il tuo bambino è nei paraggi.

  • Ti imiterà, soprattutto quando sei stressata e dalla tua bocca potrebbero scappare quelle paroline “particolari”.

  • Prova a incoraggiare tuo figlio a stare con altri bambini, sia più grandi che più piccoli.

  • Il tuo bambino imparerà cosa significa relazionarsi con altre persone trascorrendo del tempo insieme e socializzando.

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