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Data presunta del parto e data di concepimento

Data presunta del parto e data di concepimento

Nonostante il tempo e gli sforzi dedicati alla pianificazione del concepimento, è importante ricordare che la gravidanza non è una scienza esatta. Nel caso della fecondazione in vitro (IVF), è possibile conoscere il momento esatto del concepimento e, quindi, calcolare con ragionevole precisione la data presunta del parto.

È tuttavia impossibile risalire al momento preciso dell’incontro tra spermatozoo e ovulo.

Come si calcola la data presunta del parto?

Se il concepimento è avvenuto in maniera naturale, la stima del termine viene generalmente calcolata nello stesso modo in tutto il mondo. Un calcolatore di gravidanza offre una valida stima della data presunta del parto sulla base della storia mestruale della madre, piuttosto che sul momento effettivo del concepimento. L’età gestazionale del bambino si ottiene identificando il primo giorno dell’ultimo ciclo della mamma e aggiungendo a questa data 40 settimane. Questo vale per le donne con un normale ciclo di 28 giorni, ipotizzando che il concepimento sia avvenuto circa 14 giorni dopo l’inizio del ciclo.

Tuttavia, molte donne presentano cicli più lunghi o più brevi. Per questo motivo è importante tener conto di fattori individuali quando si stima la data presunta del parto.

Se una donna si è sottoposta a IVF, è più semplice predire la data del parto, grazie alla chiara identificazione di determinati fattori:

  • Momento della fecondazione
  • Momento dell’impianto dell’embrione nell’utero.
  • Fasi di sviluppo dell’embrione

La misurazione dei livelli ormonali tramite analisi del sangue può fungere da ulteriore modalità di stima dello stadio di gravidanza.

Come si fa il conteggio?

Solitamente, una gravidanza dura da 38 a 42 settimane; per questo motivo si tende a fissare il termine a 40 settimane (280 giorni). Nonostante la gravidanza sia normalmente associata a 9 mesi di attesa, in realtà ne sfiora 10. Questo accade perché la maggior parte delle future mamme comincia a contare le settimane di gravidanza dall’ultimo ciclo, piuttosto che a partire dal concepimento, che si verifica circa due settimane più tardi.

È prassi abbastanza comune indicare la data del termine con Data Presunta del Parto (DPP).

Ogni mamma è tuttavia differente, e lo sviluppo del suo bambino verso la maturità dipende da molteplici fattori, non soltanto dai giorni di calendario.

Un altro modo per calcolare la data presunta del parto consiste nel tornare indietro di tre mesi rispetto al primo giorno dell’ultima mestruazione, e aggiungere sette giorni. Per esempio, se l’ultimo ciclo è iniziato il 1° dicembre, tornando indietro di tre mesi si arriva al 1° settembre + 7 giorni = 8 settembre, data presunta del parto.

"Avevo capito di aver concepito il bambino…"

A volte è possibile stimare la data del termine sulla base della data di concepimento se i rapporti sessuali non sono stati frequenti. In alcuni casi, la coppia cerca la vicinanza fisica in maniera sporadica e irregolare, per non parlare delle abitudini sessuali.

Per questo motivo, per alcune coppie sarà più facile determinare con precisione il momento esatto del concepimento. Ma anche in questi casi, i calcoli basati su date non sono infallibili, e dovrebbero piuttosto essere considerati come stime approssimative.

"Sono sicurissima dell’ovulazione!"

Se da un lato è vero che molte donne conoscono alla perfezione il ciclo di ovulazione del proprio corpo, non è possibile avere la stessa sicurezza in merito al momento esatto del concepimento.

Ovulazione e concepimento non coincidono. Né il concepimento si verifica subito dopo il rapporto sessuale. Gli spermatozoi possono infatti sopravvivere fino a cinque giorni, mentre l’ovulo si caratterizza per un breve periodo definito favorevole alla fecondazione. La fecondazione è un fenomeno indolore e microscopico, che si verifica silenziosamente all’interno delle tube di Falloppio. Non può assolutamente essere controllato dalla madre; tuttavia alcune donne sono totalmente sicure di aver riconosciuto il momento dell’impianto dell’embrione nell’utero.

La fecondazione solitamente avviene in un arco di tempo limitato, 12-24 ore dopo l’ovulazione, quando la cellula uovo è vitale e fecondabile. La maggior parte delle donne concepisce il bambino tra gli 11 e i 21 giorni a partire dal primo giorno dell’ultima mestruazione. Una donna che ha tenuto traccia delle date del ciclo e della temperatura e che pensa di sapere con discreta certezza quando ha ovulato, non avrà grandi difficoltà nello stimare il momento dell’avvenuta fecondazione.

Cos’è la Fase luteale?

La Fase luteale è un concetto importante che permette di capire quando è il momento giusto per concepire. Si tratta della fase del ciclo mestruale che inizia dopo l’ovulazione e finisce con l’inizio della gravidanza OPPURE la distruzione del corpo luteo e l’inizio del ciclo mestruale.

La Fase luteale dura solitamente dai 10 ai 16 giorni - circa 14 nella maggior parte dei casi. Se normalmente hai un ciclo di 28 giorni, è probabile che l’ovulazione avverrà il giorno 14; Se hai un ciclo di 30 giorni, è probabile che l’ovulazione avverrà il giorno 16.

Altri metodi di stima del termine

  1. Ecografia. Permette di verificare la crescita e le dimensioni del bambino con precisione. Un’ecografia vaginale può risultare più precisa di un’ecografia addominale.
  2. Crescita del bambino. Non sempre rappresenta il metodo di misurazione più accurato. Alcuni bambini sono più grossi di altri, in gravidanza non esiste una misura unica di riferimento.
  3. Esame dell’addome della madre e confronto delle dimensioni dell’utero con i valori normali.

Per esempio:

Alla 12a settimana, l’utero comincia a sollevarsi dal bacino e può essere palpato sopra la sinfisi pubica.

Alla 20a settimana, l’utero sarà palpabile all’altezza dell’ombelico della madre.

Anche in questo caso, le misurazioni devono essere interpretate come linee guida generali, escludendo una precisione assoluta delle stesse.

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