Sonno del bebe

Abitudini legate al sonno

Abitudini legate al sonno

Le primissime settimane di vita di un bebè rappresentano un periodo di grandi cambiamenti. Ci focalizziamo così tanto sugli inevitabili cambiamenti che devono affrontare i genitori che a volte dimentichiamo quanto debba adattarsi anche il bebè. Non è giusto pensare che possa avere routine di allattamento, di sonno e di veglia prevedibili e regolari già nelle prime settimane. Ma, in ogni caso, spesso siamo frettolosi nell’etichettare un bebè come “bravo” o “meno bravo”, basandoci su quanto dorma.

Il comportamento di un neonato relativo al sonno non è indice di come continuerà a dormire durante la sua infanzia. Riprendersi dalla nascita, abituarsi alla vita al di fuori dell’utero, l’allattamento, la digestione e anche la stessa respirazione richiedono molta energia.

Sebbene la letteratura e gli esperti ci forniscano alcune indicazioni su quanto debbano dormire i bebè, si tratta semplicemente di linee guida; cerca di non confrontare il tuo bebè con un ideale inesistente, poiché non sarebbe aderente alla realtà e, di sicuro, minerebbe la tua fiducia. Invece cerca di considerare il sonno come un tassello del mosaico e permettere che metta in ombra tutto il resto della vita del tuo bebè.

Cosa devo prevedere e cos’è normale?

Non esiste un numero assoluto di ore in cui il bebè dovrà dormire a seconda della sua età. La cosa migliore che possiamo fare è mettere a disposizione una gamma di ore, a seconda della fascia d’età. In generale, più il bebè è piccolo e più tempo trascorrerà dormendo, quando crescerà dormirà di meno.

A seguire una guida indicativa sul sonno:

I neonati dormono 15-18h / 24h

A partire da 1-4 mesi, i bebè dormono in media 15-16h / 24 h

A partire da 4-12 mesi dormono 14-15h / 24h

All’età di 1-3 anni dormiranno circa 12-14h / 24h

Entro i 3-6 anni dormiranno circa 10-12h / 24h.

Nel primo mese di vita la maggior parte dei bebè si addormentano in modo piuttosto normale. Si svegliano per essere allattati e dormono tra un all’allattamento e l’altro. A partire da 1 mese tendono ad essere più svegli e la maggior parte dei bebè avrà alcuni episodi di pianto al giorno, causato dal risveglio.

I bebè che hanno meno di 3 mesi continueranno a svegliarsi regolarmente di notte per essere allattati. E’ perché hanno bisogno di un apporto regolare di latte e non sono in grado di digerirne grandi quantità una volta sola. I bebè allattati al seno, di norma, hanno bisogno di essere allattati più frequentemente rispetto agli altri col biberon.

I bebè più piccolo non sanno riconoscere la differenza tra il giorno e la notte. Ci possono volere 6 mesi o più perché il corpo apprenda a dormire più a lungo di notte e ad essere più svegli durante il giorno.

La maggior parte dei genitori pensa di doversi svegliare almeno una volta di notte per i primi 6 mesi per allattare il bebè. E’ normale e, col passare del tempo e con maggiore maturità intestinale, il bebè sarà in grado di dormire per un periodo di tempo maggiore e più continuativo.

Il sonno è una parte importante dell’infanzia e non sappiamo ancora molto dei complessi processi che intercorrono mentre il bambino sta dormendo. I bebè trascorrono molto del loro sonno nella fase REM (Rapid Eye Movement), che causa i loro movimenti e suoni. E’ normale che i bebè siano attivi durante il sonno.

Come si formano le abitudini del sonno dei bebè

Alcuni fatti:

Addormentarsi, di per sé, è un processo naturale. Tutti noi ci stanchiamo dopo un certo periodo di veglia e un determinato consumo energetico e il corpo passa, per natura, ad uno stato di stanchezza. Il sonno è fondamentale per rigenerarsi e migliora la tolleranza del bambino quando è sveglio. Quando i bebè dormono, rilasciano gli ormoni della crescita, conservano energia e consolidano i ricordi, che sono cruciali per il loro sviluppo generale.

La maggior parte dei bebè mostra segni di stanchezza che indicano il loro bisogno di dormire. Se i genitori sono sensibili a queste indicazioni e reagiscono preventivamente, potrà essere molto più facile riuscire a far addormentare il bebè.

Farlo stancare eccessivamente o non cogliere la “finestra di sonno” potranno ritardare il processo di addormentamento e causare frustrazione sia per il genitore che per il bebè. Abbi fiducia nella tua capacità di riconoscere ciò che il tuo bambino ti sta dicendo.

Spesso i bebè più piccoli si addormenteranno dopo essere stati allattati o coccolati. Goditi questo momento speciale e cerca di non pensare che dovrai affrontare giorni difficili nel futuro prossimo. Man mano che il bebè crescerà, avrà una comprensione maggiore e avrai molte possibilità di scegliere un approccio più strutturato per farlo addormentare.

Le routine di addormentamento regolari, prevedibili e costanti (ma con un po’ di flessibilità) contribuiranno a dar vita alle abitudini. Gli esseri umani sono creature che si basano sulle abitudini e i bambini piccoli hanno bisogno degli stessi schemi nella quotidianità per accrescere il loro senso di sicurezza e percepire l’affetto.

Alcuni esperti credono che il comportamento relativo al sonno sia genetico e che i genitori, che non necessitano di dormire molto, abbiano maggiore probabilità di avere figli con le stesse caratteristiche. Non si può intervenire molto nel DNA dei bambini, ma è possibile manipolare il loro ambiente in maniera tale da renderlo più conciliante al sonno.

I bebè tendono a dormire meglio in una stanza buia con una temperatura più fresca. Piccole dosi di luce solare filtrata sono utili per la produzione cerebrale di melatonina, l’ormone del sonno, che contribuisce anche allo sviluppo del ritmo biologico.

Alcuni genitori fanno ascoltare al bebè la stessa musica (per esempio un CD di ninnananne), lo mettono nel lettino in una determinata maniera e compiono piccoli rituali, che indicano che è ora di addormentarsi. Avere dei leggeri rumori di sottofondo, mentre si sta addormentando, lo aiuterà a non diventare troppo sensibile ai suoni.

Ogni giorno leggi al bebè delle storie, a prescindere dalla sua età. E’ un bel modo per farlo rilassare, favorendo la sua alfabetizzazione.

Cosa fare per favorire le buone abitudini di sonno del bebè

Comprendere le basi:

La prima cosa da dover capire è che il bebè avrà le sue idee sulla quantità di sonno necessario, indipendentemente dalla tua valutazione in merito. Questi due concetti possono trovarsi agli antipodi nel percorso di crescita.

Il tuo compito di genitore è garantire un ambiente sicuro, pulito e positivo, in cui il bebè possa addormentarsi, dandogli la possibilità di dormire quando lo richieda. Il suo compito è di addormentarsi senza troppe difficoltà e dormire per un periodo abbastanza lungo in modo da svegliarsi riposato e pieno di energie. Questi due ruoli non possono essere invertiti, anche se magari l’idea ti piacerebbe tanto.

Fai attenzione che il lettino rappresenti un luogo sicuro in cui il bambino possa addormentarsi ogni qual volta arrivi il momento della nanna. Anche se può sembrare semplice, alcuni bebè completano il loro circuito di veglia e sonno su letti, divani, carrozzine o qualsiasi altro posto in cui gli capiti di addormentarsi.

Segui una routine regolare col bambino nella fase antecedente l’addormentamento, in modo che sappia cosa stia per avvenire. Il bebè apprenderà tramite le ripetizioni, e sebbene sembri noioso, è la pura verità.

Durante gli allattamenti notturni, cerca di non stimolare eccessivamente il bebè. Le tue attenzioni dovranno essere calme, tenui, ovvero il minimo per soddisfare le sue esigenze di base, senza incoraggiarlo a restare sveglio. Una luce soffusa, avere già tutto organizzato e mostrare un tocco leggero e delicato, aiuteranno il bebè a riaddormentarsi con maggiore facilità.

Dormire di giorno costituisce una parte essenziale del sonno dei bebè e i bambini che dormono bene durante il giorno, di norma dormiranno meglio di notte. Avere buone abitudini nei sonnellini durante il giorno influirà sul sonno notturno.

Cerca di non stimolare eccessivamente il bebè e di non eccitarlo quando è ora di andare a dormire. Un bel bagnetto, il pigiama, leggergli una storia e un ultimo allattamento per la notte, sono tutti gesti utili per far sì che si addormenti.

Cerca di non fargli saltare i momenti diurni di allattamento o di farlo dormire troppo durante il giorno. Generalmente un sonnellino di 3-4 ore (anche per un neonato) durante il giorno è sufficiente tra un allattamento e l’altro.

Il bebè non è un’estensione del tuo corpo, a prescindere da quanto ti senta profondamente connessa con lui. Ha una sua propria personalità e un suo carattere, unici nel loro genere, che influiscono fortemente sulle sue abitudini di sonno. A volte il bebè dormirà bene, altre volte no. Non preoccuparti, modifica solo ciò che ti è possibile e non pensare che il suo comportamento relativo al sonno sia da tenere sotto controllo.

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