Il metodo di Shettles: un mito da sfatare
Il Metodo di Shettles: un mito da sfatare
Leggende che riguardano la predeterminazione del sesso del bambino che verrà concepito, arrivano già da tempi molto antichi. Alcune spiegano che per poter concepire un maschio la donna dovrebbe raggiungere l’orgasmo prima dell’uomo, altre che la determinazione del sesso dipenda dal giorno del concepimento, altre ancora dalla posizione assunta durante il rapporto sessuale.
Negli anni ’60 ha avuto molta diffusione il metodo di Shettles, una tecnica sviluppata dal biologo americano Landrum B. Shettles e pubblicata nel suo libro “How to choose the sex of your baby”, per provare a determinare il sesso del bambino nel momento del concepimento.
Il Dr. Shettles riteneva che gli spermatozoi X e Y avessero caratteristiche diverse e che, in funzione della tempistica e della frequenza dei rapporti sessuali, le coppie potessero in un certo modo influire sul concepimento di un maschio o di una femmina. Shettles pensava inoltre che, oltre all’ambiente vaginale e al pH, anche avere rapporti sessuali in momenti specifici del ciclo di una donna determinasse la probabilità di concepire un maschio o una femmina.
Tuttavia questo metodo, oltre ad essere difficile da attuare, non offre nessuna garanzia ed è stato ampiamente criticato e smentito da altri studiosi.
Sebbene tuttora circolino ancora molte credenze popolari, consigli alimentari e posizioni da preferire durante i rapporti sessuali, per noi è importante ricordare che il desiderio di volere un bambino non debba dipendere dal genere, e che la possibilità di concepire un maschio o una femmina in ogni gravidanza è pressoché identica.