Tappe di sviluppo

Il bebè a 11 settimane

Il bebè a 11 settimane

Il tuo piccolo si sta avvicinando al terzo mese di vita, un periodo ancor più ricco di cambiamenti ed evoluzioni. Ormai non sta più nei suoi minuscoli abitini e potresti aver bisogno di fare shopping. La maggior parte dei genitori non ha bisogno di molta persuasione per farlo e, se sei stata fortunata, avrai ricevuto in regalo tanti vestitini.

Fai indossare al tuo piccolo le “mise” più accattivanti anche se trascorrete la giornata a casa: rimarrai stupita dalla velocità con cui cresce e presto dovrai abbandonarle!

Il peso del bebè è solo uno degli indicatori della sua crescita globale: lo vedrai più alto, con la testa un po' più grande e gli arti più dritti rispetto a poche settimane fa. Le dimensioni del tuo bambino sono influenzate da molti fattori: la sua personale struttura fisica, la genetica che ha ereditato da mamma e papà, l’ambiente in cui vive e, soprattutto, l'alimentazione che riceve ogni giorno.

A chi assomiglia?

Adesso senti probabilmente che il tuo piccolo ha una propria identità e una piccola personalità unica. Potresti scorgere delle affinità familiari ed esserne sorpresa. In alternativa, potrebbe apparirti del tutto diverso dagli altri membri della famiglia. I genitori sono programmati per amare e prendersi cura dei figli. Per loro accudire la personcina a cui hanno dato la vita è gioia pura.

È facile innamorarsi dei neonati. Possiedono qualcosa che tocca i genitori nel profondo, al punto che non c’è limite a ciò che farebbero per loro. Nelle famiglie con più figli, è possibile che i genitori provino sentimenti diversi nei confronti di ogni figlio. Ci sono molte ragioni per cui questo accade. Se senti di non aver creato un legame con il tuo piccolo, parlane con qualcuno. A 11 settimane non dovrebbero essere mancati il tempo e le opportunità per farlo. Queste settimane dovrebbero rappresentare un periodo piacevole, anche se sono più faticose di quanto avresti potuto immaginare.

Allattamento

Ci sono neonati particolarmente affamati, che non sembrano mai essere soddisfatti, neppure dopo lunghe poppate. Beati quando succhiano, non riescono a far trascorrere troppo tempo tra una poppata e l'altra. Se anche il tuo bebè è così, non preoccuparti. Finché continua a crescere, in media 150-200 grammi la settimana, il latte è sufficiente. Non farti tentare dall’idea di offrire al bebè cibi solidi, qualunque consiglio tu abbia ricevuto. Il suo apparato digestivo non è ancora pronto per tollerare altro che non sia il latte materno o artificiale. Solo verso i 6 mesi il suo intestino sarà in grado di affrontare altri cibi.

Ritardare gli alimenti solidi fino a 4-6 mesi sembra contribuire anche a proteggere il bebè dalle allergie.

Sonno

A 11 settimane il tuo piccolo mostra ancora la sua stanchezza con segnali tipici: sbadiglia e piagnucola, non riesce a fissarti a lungo e distoglie lo sguardo. Può persino sembrare un po' pallido con gli occhi arrossati. Evita di metterlo a dormire solo quando è ormai troppo stanco.

Tutti i bambini hanno una "finestra temporale" in cui si abbandonano al sonno più facilmente. Mancando di cogliere i segni di stanchezza, potresti sottoporlo a un eccessivo affaticamento. In questo caso sarà più difficile calmarlo e farlo dormire.

Se ti fa piacere, puoi coccolare il tuo piccolo fino a quando non si addormenta, se è di beneficio per entrambi. A questa età, tuttavia, accade spesso che i neonati posti nella culla già addormentati dormano solo per circa 20 minuti. Se questo è il tuo caso, cerca di stendere il bebè nella culla quando ha sonno ed è stanco, ma è ancora sveglio.

Toccarlo, rassicurarlo e confortarlo nella culla sono tutte buone strategie per incoraggiarlo ad addormentarsi nello stesso posto in cui si sveglierà.

Comportamento e sviluppo

Questa settimana potrai goderti tantissimi sorrisi, versetti, chiacchiere e persino risate del tuo piccolo. Intrattienilo con il gioco del cucù e le pernacchie. Cantagli filastrocche, fai le facce buffe e divertitevi insieme. Inventa giochi riservati unicamente a voi due. Queste attività di interazione non devono essere complesse, anzi... più semplici sono, meglio è! Lo aiuterai in questo modo a sviluppare le sue facoltà cerebrali, cosa importante tanto quanto nutrire il suo corpo.

La scienza ha dimostrato che i primi 3 anni di vita rappresentano il periodo di sviluppo cerebrale più rapido e importante. È fondamentale assicurare ai piccoli cure amorevoli e un’ interazione sensibile e formativa in questo periodo e negli anni a seguire, fino a quando non diventeranno totalmente autonomi.

Evita di sentirti sempre nella necessità di fare qualcosa per il tuo bambino, a volte è sufficiente stare con lui.

Il pianto

Il pianto del bebè può cambiare a questa età, diventando più intenso, forte ed esigente. Il tuo piccolo inizia a sapere quello che vuole e il suo pianto suonerà diverso a seconda del bisogno che esprime. Alcuni bambini sono più facili da "leggere" rispetto ad altri. Sono più passivi, ed è semplice accontentarli e calmarli. Altri sono più esigenti e richiedono tanta attenzione e rassicurazione prima di quietarsi e addormentarsi.

Carattere e personalità sono, ancora una volta, tratti ereditati in gran parte geneticamente. Per molti genitori è come vedere la propria personalità riflessa nel loro bambino, anche in questa fase iniziale.

Routine

Il bebè ha probabilmente ridotto le sue poppate a 5 nelle 24 ore e non si sveglia più nel cuore della notte. Approfittane, se puoi, per concederti un sonno notturno più lungo adattandolo al suo. Molti genitori, soprattutto le mamme, sfruttano il sonno prolungato del bambino per sbrigare faccende rimaste in sospeso. Cerca un equilibrio e non compromettere la possibilità di un buon sonno solo per avere una casa ordinata.

Il sonno è fondamentale per il buon funzionamento del sistema immunitario, per la memoria e per farti sentire energica e vitale il giorno dopo. Se ti senti in confusione, dormire di più può essere d'aiuto. Assicura al tuo organismo una buona idratazione con semplice acqua, ed evita di bere troppo caffè o tè.

Cosa aspettarsi

Il tuo piccolo si sta avvicinando ai 3 mesi, un'età magica in cui è probabile che la sua routine diventi più stabile. Potresti riscontrare una maggiore prevedibilità delle sue reazioni e una minore tendenza al pianto. Non preoccuparti se una o due volte al giorno è agitato e non riesce a dormire.

Verifica con il pediatra se le tecniche che utilizzi per confortare il bebè sono adeguate o sufficienti. Bagni caldi e rilassanti, massaggi al pancino, passeggiate e un po' di tempo da trascorrere sul pavimento sono tutte strategie utili per aiutarlo a calmarsi.

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