Tappe di sviluppo

Il bebè a nove settimane

Il bebè a 9 settimane

La 9a settimana segna l’inizio di un periodo più vivace per il tuo piccolo, che sarà una fonte di intrattenimento costante e si impegnerà al massimo per farti innamorare di lui ogni giorno. Dovrai tuttavia competere con le sue manine, che diventano ora le sue migliori amiche. Non saprà ancora controllarle, ma allenandosi quotidianamente ci riuscirà presto.

Osserva il tuo piccolo, mentre acquisisce nuove competenze e progredisce nel suo sviluppo. Ogni bambino è un essere unico e segue un proprio percorso di crescita, ma tutti presentano uno sviluppo, nel complesso, similare. Per questo il bebè imparerà prima a mettere a fuoco con gli occhi, poi a sorridere, a controllare la testa, le mani, a sedersi e così via. Alla fine, sarà pronto per alzarsi in piedi e correre, ma solo quando ogni più piccola fase di sviluppo sarà completata. Rimarrai stupita da quanto di tutto ciò e molto altro è “programmato” nel tuo bambino. Prenditi cura di lui e divertitevi insieme ogni giorno. Per il tuo bebè sei il miglior insegnante e nessun altro può fare per lui quello che puoi fare tu.

Sonno

Nel periodo neonatale molti bambini scoprono il ciuccio, che può essere molto utile per calmarli e addormentarli, ma giunti a quest’età, diventa spesso un problema. Può succedere che il bebè sviluppi una dipendenza dal cuccio e abbia difficoltà ad addormentarsi senza. Ciò significa che è necessario rimetterglielo ogni volta che gli cade. Se questa è la tua esperienza, considera la possibilità di interrompere l'uso del ciuccio. Probabilmente seguirà qualche giorno difficile, fino a che il bebè non imparerà a farne a meno.

Il bambino è ancora in una fascia d'età in cui avvolgerlo per la nanna è un metodo efficace per farlo addormentare. Scoprirai che le fasce, troppo grandi solo un paio di settimane fa, sono diventate strette. Se necessario, avvolgilo meno o procurati fasce più grandi.

Se è estate, assicurati che il bebè non abbia caldo, quando lo hai avvolto. Nei mesi più caldi un pannolino con o senza tutina può essere più che sufficiente.

Comportamento e sviluppo

Ascolta tutti i rumori del tuo bebè questa settimana. Se sei fortunata, potrai persino sentire una sonora risata. Imparerai qual è l’ora del giorno migliore perché il bebè risponda ai tuoi richiami. Dopo la prima poppata la mattina, durante il bagnetto, quando un fratello maggiore gli fa le facce buffe, tutto può portare a un nuovo sorriso e a tante moine.

Osserva il tuo bambino alzare la testa a 90° quando è a pancia in giù. Presto sarà in grado di usare le braccia per sostenere il peso della parte superiore del corpo, ma non aspettarti che riesca a mantenere la posizione a lungo. Dopo un minuto o due s’inclinerà di lato, quindi assicurati che sia sdraiato su una coperta morbida che protegga la delicata testina al momento della caduta.

Il pianto

Se il bebè attraversa un periodo di irrequietezza, non preoccuparti. È un periodo in cui l'agitazione e il pianto possono raggiungere il culmine, inducendo molti genitori a chiedersi quando e se il loro bambino diventerà più calmo. Di solito, il traguardo dei 3 mesi o delle 12 settimane è considerato come il “momento d'oro" perché il bebè si tranquillizzi un po'.

Non sappiamo esattamente perché il pianto diventi una presenza tanto indesiderata a questa età e, nonostante le numerose teorie, nessuno può indicarne il motivo con certezza. Un bambino troppo stanco può protestare vivacemente, diventare irritabile e difficile da gestire.

Se ti senti stressata o sopraffatta dal pianto del tuo piccolo, interrompi quello che stai facendo, mettilo con cura nella culla e, se il pianto ti mette in agitazione, chiudi la porta. Fai due passi, bevi qualcosa, chiama un amico o fai una doccia. A volte basta una pausa di 5-10 minuti per liberarsi dallo stress e acquisire una nuova prospettiva sulle strategie da provare per calmare il bebè.

Prendi in considerazione l’uso di una fascia o di un marsupio. Talvolta il bebè non vuole altro che essere abbracciato e stare vicino a te. La fascia o il marsupio può essere molto efficace per tranquillizzare un bambino agitato, anche quando altre strategie non funzionano.

Routine

A questa età il bebè deve essere allattato ancora 5-6 volte al giorno, ma di notte dorme più a lungo senza interruzioni e anche tu potrai trarne beneficio. Molti genitori cercano di offrire un'ultima poppata serale verso le 10 di sera o poco prima di coricarsi, la cosiddetta poppata della buona notte, che può essere proposta mentre il bambino è ancora assonnato, ma riesce comunque a succhiare efficacemente. Evita di stimolarlo e riduci al minimo la manipolazione. Mantenerlo in uno stato di totale rilassamento è un metodo molto efficace per persuaderlo a proseguire il sonno dopo la poppata.

Alcuni bambini iniziano così a dormire per 6-7 ore a notte, tanto da indurre i genitori a chiedersi se non sia troppo. Finché il bambino cresce bene e ha un numero sufficiente di poppate nel resto della giornata, non c’è da preoccuparsi. La fame lo farà svegliare quando è il momento. A questa età e in questa fase, considera le poppate totali nell’arco delle 24 ore, piuttosto che in base alla loro frequenza.

Cosa aspettarsi

Alcune mamme ritornano al lavoro quando il bebè ha un paio di mesi. Ciò può comportare per tutta la famiglia un nuovo processo di adattamento, con il passaggio ai servizi per l’infanzia e la necessità di un’accurata organizzazione.

In molti casi è possibile associare con successo l'allattamento al seno a quello con il biberon. Con un’attenta pianificazione e organizzazione si può continuare ad allattare il bebè al seno, o ad offrirgli latte materno in biberon finché lo si desidera.

Gestire i consigli

Parenti e amici benintenzionati non mancheranno di darti consigli su come gestire al meglio il tuo bambino. Offrire acqua o succhi di frutta, tenerlo sveglio tutto il giorno, usare o meno il ciuccio.... la lista è infinita. Tutto ciò può causare confusione nei genitori e indurli a chiedersi se quello che stanno facendo è la cosa "giusta". Abbi fiducia in te stessa: solo tu puoi sapere quello che è giusto per te e per il tuo piccolo. Essere genitori non è una scienza, e non è tutto bianco o nero. Ci sono molti modi per ottenere uno stesso risultato: solo con il tempo, facendo tentativi e talvolta qualche errore, e creando un clima di fiducia, troverai l’approccio più adatto a te e alla tua famiglia.

Se il bebè è sano, cresce, sorride ed è felice e, altrettanto importante, se tu sei felice, puoi fidarti: stai facendo un ottimo lavoro.

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